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Osservatorio, relazione sul primo anno di attività

 

a cura del Prof. Mauro Agnoletti*

Le attività dell’Osservatorio sono iniziate con la prima riunione svoltasi il 30 Novembre 2016. L’incontro è stato aperto dall’Assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Urbanistica e Politiche Abitative, Vincenzo Ceccarelli. Durante la riunione sono state ricordate le tappe dell’Iter di formazione del Piano Paesaggistico della Regione Toscana e le attese della Giunta Regionale riguardo le attività dell’Osservatorio.

 

1 – Attività dell’Osservatorio

Nel corso dell’anno 2017 le riunioni dell’Osservatorio hanno avuto cadenza bimestrale. Nella fase preliminare sono stati sviluppati rapporti con vai assessorati della Regione Toscana, per cercare di capire possibili sinergie e criticità in merito all’applicazione del PIT. Nel corso delle prime riunioni sono state messe a punto anche le attività dell’Osservatorio, considerando quelle stabilite per legge, quelle discusse in una serie di incontri con gli Uffici della Direzione delle Politiche Urbanistiche nel corso del 2016 e quelle proposte dai membri dell’Osservatorio. Dalla documentazione prodotta si evince che all’osservatorio sono assegnate molteplici funzioni rivolte non solo a promuovere il PIT, ma anche a svilupparne il quadro conoscitivo, monitorare la sua efficacia, promuovere la partecipazione delle popolazioni e la verifica dell’integrazione del paesaggio nelle politiche di settore.

Sono stati anche affrontati i rapporti con l’Osservatorio Paritetico della Pianificazione, la delibera istitutiva della Giunta Regionale stabilisce infatti un coordinamento fra i due osservatori osservando che le attività dell’Osservatorio della Pianificazione sono “connesse e funzionali” a quelle dell’Osservatorio del Paesaggio.

 

2 – Istituzione Gruppi di lavoro

Una delle principali modalità operative dell’Osservatorio prevede la costituzione di gruppi di lavoro, i quali si riuniscono autonomamente redigendo proposte in merito a varie attività da svolgere, da poi portate in discussione nelle riunioni collegiali. Nel corso del primo anno di attività sono stati istituiti i seguenti gruppi di lavoro:

– GdL sulla divulgazione dei contenuti del PIT (obiettivo lettera c comma 3 art. 59 l.r. 65/2014)

Questa attività prevede la stesura di un testo divulgativo sui contenuti del PIT in modo da avvicinare cittadini, professionisti, ed istituzioni al piano stesso. L’Osservatorio potrebbe infatti fornire una più semplice illustrazione del Piano Regionale e indicare “buone pratiche” per la sua messa in atto. Si osserva come in alcuni settori, quali ad esempio il settore agricoltura e foreste, questa sia una esigenza molto sentita.

– GdL sul premio del paesaggio (obiettivo lettera c comma 3 art. 59 l.r. 65/2014)

L’intento di promuovere iniziative e progetti per la conservazione e la valorizzazione del paesaggio toscano, nonché attività legate all’applicazione delle indicazioni del PIT, ha suggerito l’opportunità di lavorare alla istituzione di un premio che riconosca il ruolo della popolazione, delle istituzioni e delle attività professionali, dando visibilità alle iniziative più meritevoli. Il premio potrebbe collegarsi al premio paesaggio del consiglio d’Europa consentendo, ove possibile, di proporre i progetti toscani che hanno le caratteristiche per candidarsi in quella sede.

– GdL sugli osservatori locali (obiettivo lettera c comma 3 art. 59 l.r. 65/2014)

Il coordinamento della rete degli osservatori locali riguarda la promozione della partecipazione delle popolazioni alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico regionale. Si tratta di una realtà molto variegata sia come strutture, sia come distribuzione territoriale, essendo legate ad iniziative che a vario titolo si occupano del paesaggio e che devono essere coordinate. Il GdL ha prodotto un primo set di requisiti per il riconoscimento degli osservatori.

– GdL sugli indicatori di qualità del paesaggio (obiettivo lettera a comma 3 art. 59 l.r. 65/2014)

La definizione degli obiettivi di qualità del paesaggio è di fondamentale importanza sia per esercitare il monitoraggio del PIT sia per la valutazione della efficacia di politiche e progetti specifici che hanno un impatto sul paesaggio. E’ stato osservato che, indipendentemente dall’esito positivo dei procedimenti autorizzativi di interventi urbanistici, infrastrutturali o ambientali, la qualità del paesaggio è un valore non sempre raggiunto. Questo ha suggerito l’istituzione di un gruppo di lavoro che possa anche migliorare quanto già presente nel PIT a questo riguardo.

– GdL sulla pagina web dell’Osservatorio

E’ stato deciso che parte della comunicazione sulle attività dell’Osservatorio sarà collegata ad una piattaforma web sul paesaggio toscano, in corso di realizzazione cura degli uffici della Direzione delle Politiche Urbanistiche, tramite la Fondazione Sistema Toscana. Nella piattaforma vi sarà uno spazio dedicato all’Osservatorio, il gruppo di lavoro ha il compito di definire i contenuti che saranno inseriti nelle pagine dando particolare visibilità all’Osservatorio.

– GdL sul convegno di presentazione dell’Osservatorio

In vista della presentazione ufficiale del primo anno di attività dell’Osservatorio sarà organizzato un convegno nel mese di maggio 2018. Il GdL ha il compito di definire il programma delle attività.

 

3 – Sistema di monitoraggio del mosaico paesaggistico (obiettivo lettera a comma 3 art. 59 l.r. 65/2014)

Fra le funzioni dell’Osservatorio è previsto il monitoraggio del PIT, definendo indicatori di qualità paesaggistica e di aggiornare il quadro conoscitivo dei paesaggi della Toscana. Una parte del dibattitto intercorso durante la realizzazione del PIT si è concentrato sulle caratteristiche del paesaggio agrario in relazione agli indirizzi di pianificazione. Considerata la mancanza di strumenti per il monitoraggio della struttura dei mosaici rurali, è stato deciso di realizzare un sistema di aree di studio fisse che consenta di misurare e monitorare l’evoluzione di tale aspetto in tutti gli ambiti del PIT. Il lavoro sarà completato nel corso del 2018 e incluso nel rapporto biennale sullo stato del paesaggio. La base dati sarà implementata con una periodicità di 5 anni in modo da ripetere i controlli dell’uso del suolo necessari a verificare le trasformazioni intercorse, verificando attori, fattori e processi responsabili dei cambiamenti. Tale sistema di monitoraggio si affianca al sistema di monitoraggio nazionale messo a punto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, tramite l’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale che adotta le stesse metodologie operative. Il sistema di monitoraggio realizzato consentirà di acquisire dati di maggiore dettaglio rispetto a quelli legati al solo consumo di suolo o alla estensione superficiale degli usi del suolo agricoli, boscati o urbani.

 

4 – Collaborazione con altri osservatori a carattere nazionale

Nel corso del 2017 è stato deciso di avviare una collaborazione con l’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. L’Osservatorio del MIPAAF svolge attività per molti versi complementari a quelle dell’Osservatorio della Toscana, con particolare attenzione ai rapporti fra programmazione dello sviluppo rurale e pianificazione urbanistica e al monitoraggio del paesaggio. L’Osservatorio del MIPAAF ha inoltre in carico le attività del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, che ha individuato in Toscana 9 siti potenziali da iscrivere, due dei quali due già ufficialmente iscritti: i paesaggi silvo – pastorali di Moscheta (Firenzuola) e i terrazzamenti di Lamole in Chianti. Si ricorda che le candidature, sia per il programma mondiale della FAO per i siti patrimonio agricolo, sia quelle per il patrimonio UNESCO per i paesaggi culturali, prevedono una preventiva iscrizione nel Registro Nazionale dei Paesaggi storici. Le attività di collaborazione con il MIPAAF hanno inoltre portato alla condivisione delle metodologie operative del sistema di monitoraggio nazionale del paesaggio rurale, che saranno adottate per le attività descritte al punto 2.

Per quanto riguarda l’Osservatorio sulla Qualità del Paesaggio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, su richiesta del Presidente dell’Osservatorio Regionale della Toscana, è stato realizzato un incontro informale con il Presidente dell’Osservatorio del MIBACT On. Ilaria Borletti Buitoni.

 

5 – Attività a carattere regionale

L’Osservatorio ha organizzato un convegno sui sistemi terrazzati della Toscana, svoltosi presso l’auditorium regionale di Via Cavour il 16 marzo 2017 (obiettivo lettera c comma 3 art. 59 l.r. 65/2014). L’evento ha visto coinvolti sia l’Assessorato all’Urbanistica, sia l’Assessorato all’Agricoltura, trattando un argomento di notevole interesse per la qualità del paesaggio agrario, ed oggetto di un importante dibattito sia nell’ambito del PIT che nell’ambito delle politiche dello sviluppo rurale. Il convegno ha presentato uno studio conoscitivo che ha accertato la presenza di più di 9000 km di muri a secco, distribuiti in tutte le province toscane, ed in contesti molto diversi, dall’area periurbana di Firenze fino alle parti più remote dell’Appennino. Il 68% dei muri a secco riguarda colture agricole, interessando superfici fino al 50% di pendenza e spingendosi fino ai 600 metri di altitudine. L’ abbandono dell’agricoltura nelle zone alto collinari e montane, pari a circa 400.000 ha negli ultimi decenni (20% della regione), ha contribuito alla forte riduzione dei terrazzamenti incrementando il rischio idrogeologico che minaccia anche città come Firenze visto che sulle colline che circondano la città si trovano più di 280 km di terrazzamenti.

 

6 – Attività internazionali

1 – Congresso di Amersfoort

La prima presentazione a livello internazionale delle attività dell’Osservatorio si è svolta durante la Conferenza sugli Osservatori del Paesaggio, svoltasi ad Amersfoort in Olanda nel febbraio 2017. L’incontro ha riunito rappresentanti degli osservatori del paesaggio provenienti da vari paesi d’Europa ed è stato l’occasione per allacciare contatti con i loro rappresentanti.

2 – Rapporti con Civilscape

Civilscape è il network europeo delle istituzioni della società civile che si occupano del paesaggio. L’Osservatorio ha riallacciato i rapporti con questa istituzione che erano stati interrotti durante la scorsa legislatura.

3 – Rapporti con UNISCAPE

UNISCAPE è il network europeo che raccoglie 52 università a sostegno della Convenzione Europea del Paesaggio. La sede di UNSCAPE è a Firenze, l’Osservatorio ha avviato rapporti con UNISCAPE anche in vista della celebrazione dei venti anni della Convenzione Europea del Paesaggio.

4 – Rapporti con la World Bank

Nel giungo 2017 è stato organizzato a Firenze un corso di formazione sul paesaggio di una settimana in collaborazione con la Banca Mondiale. La collaborazione con l’Osservatorio si è concretizzata nel corso di una giornata di lavoro dedicata al PIT della Regione Toscana e svoltasi negli uffici della Direzione delle Politiche Urbanistiche.

5 – Presentazione del PIT nel Global Landscape Forum di Bonn

Nelle ultime tre edizioni delle Conferenze sul Clima delle Nazioni Unite, sono stati organizzati forum mondiali sul paesaggio, al quale partecipano alcune migliaia di esperti provenienti da tutto il mondo, oltre a rappresentanti di molti organismi delle Nazioni Unite. Nel corso del Global Landscape Forum, organizzato dopo la Conferenza sul Clima svoltasi a Bonn nel Novembre 2017, è stato presentato il PIT della Regione Toscana

6 – Il PIT nel rapporto delle Nazioni Unite sullo Stato delle Foreste del Mondo 2018

Nel corso del 2017 è stato realizzato il nuovo rapporto sullo stato delle foreste del mondo da parte della FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite dedicata alla agricoltura e alle foreste che sarà pubblicato nel 2018. La presidenza dell’Osservatorio ha avviato colloqui con gli uffici della FAO che hanno aperto la possibilità di introdurre nel rapporto un capitolo dedicato all’Italia, scelta assieme ad altri 9 del mondo, per rappresentare esempi di interesse mondiale. Il focus principale del capitolo dedicato all’Italia è stato il rapporto fra pianificazione paesaggistica e foreste, prendendo ad esempio il PIT della Regione Toscana. E’ la prima volta nella storia di tali rapporti che il paesaggio è stato indicato come un tema specifico da trattare a livello mondiale e la prima volta che la Toscana è stata presa come esempio da proporre al resto del mondo su questo specifico argomento.

7 – Rapporti con il Programma Mondiale della FAO sul Paesaggio Agrario (GIAHS)

Nel mese di novembre è stato ospitati il comitato scientifico del programma mondiale della FAO dedicato al paesaggio agrario. Il programma FAO si pone come una alternativa alle candidature UNESCO per il suo focus dedicato prioritariamente al cibo, alle pratiche ed ai sistemi agricoli del patrimonio mondiale. La visita svolta a Lamole in Chianti è stata realizzata in vista della possibile candidatura di questo territorio nel programma FAO.

 

* Presidente Osservatorio regionale del paesaggio – Regione Toscana